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De’ bassi, et de’ mezzi Rilievi, la difficultà del fargli; et in che consista il condurgli a perfezzione.     Cap. X.


Q
Uelle figure, che gli scultori chiamano mezi rilievi, furono trovate già da gli antichi, per fare istorie da adornare le mura piane: et se ne servirono ne’ teatri, et negli archi per le vittorie; perche volendole fare tutte tonde, non le potevano situare se non facevano prima una stanza, ò vero una piazza che fusse piana. Ilche volendo sfuggire trovarono una specie, che mezo rilievo nominarono, et è da noi cosi chiamato ancora: ilquale à similitudine d’una pittura, dimostra prima l’intero delle figure principali, ò meze tonde, ò piu come sono; et le seconde occupate dalle prime, et le terze dalle seconde; in quella stessa maniera, che appariscono le persone vive, quando elle sono ragunate, et ristrette insieme. In questa specie di mezo rilievo, per la diminuzione dell’occhio, si fanno l’ultime figure di quello, basse come alcune teste bassissime, et cosi i casamenti, et i paesi, che sono l’ultima cosa. Questa specie di mezi rilievi da nessuno è mai stata meglio, ne con piu osservanza fatta, ne piu proporzionamente diminuita, ò allontanata le sue figure l’una da l’altra; che da gli antichi. Come quelli che imitatori del vero, et ingegnosi, non hanno mai fatto le figure in tali storie, che habbino piano, che scorti, ò fugga; Ma l’hanno fatte co’ proprij piedi, che posino su la cornice di sotto; Dove alcuni de’ nostri moderni animosi più del dovere, hanno fatto nelle storie loro di mezo rilievo, posare le prime figure nel piano, che è di basso rilievo, et sfugge, et le figure di mezo sul medesimo in modo che stando cosi non posano i piedi con quella sodezza, che naturalmente doverebbono; la onde spesse volte si vede le punte de piè di quelle figure che voltano il di dietro, toccarsi gli stinchi delle gambe, per lo scorto che è violento. Et di tali cose se ne vede in molte opere moderne, et anchora nelle porte di san Giovanni, et in più luoghi di quella età. Et per questo i mezi rilievi, che hanno questa proprietà, sono falsi; perche se la metà della figura si cava fuor del sasso, havendon’a fare altre dopo quelle prime, vogliono havere regola dello sfuggire, e diminuire, et co’ piedi in piano, che sia piu inanzi il piano, che i piedi, come fa l’occhio e la regola nelle cose dipinte; et conviene che elle si abbassino dimano in mano a proporzione, tanto che venghino a rilievo stiacciato, et basso: et per questa unione, che in cio bisogna; è difficile dar loro perfezzione, et condurgli: atteso che nel rilievo ci vanno scorti di piedi, et di teste; ch’è necessario havere grandissimo disegno, a volere in cio mostrare il valore dello artefice. Et tanta perfezzione si recano in questo grado le cose lavorate di terra, et di cera, quanto quelle di bronzo, et di marmo. Perche in tutte l’opere che haranno le parti, ch’io dico, saranno i mezi rilievi tenuti bellissimi, et dagli artefici intendenti sommamente lodati.

La seconda specie, che bassi rilievi si chiamano, sono di manco rilievo assai, chil mezo, et si dimostrano almeno per la metà di quegli, che noi chiamiamo mezo rilievo, e in questi si puo con ragione, fare il piano, i casamenti, le prospettive, le scale, et i paesi, come veggiamo ne’ pergami di bronzo in san Lorenzo di Firenze, et in tutti i bassi rilievi di Donato; il quale in questa professione lavorò veramente cose divine con grandissima osservazione. Et questi si rendono a l’ochio facili, et senza errori, òbar-


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