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370 SECONDA PARTE

farne molte altre simili per tutta Roma, ma la morte vi s’interpose. Fu opera di Leonbattista quella che è in Fiorenza su la coscia del ponte alla Carraia in una piccola cappelletta di Nostra Donna, cioè uno scabello d’altare, dentrovi tre storiette con alcune prospettive, che da lui furono assai meglio descritte con la penna che dipinte col pennello. In Fiorenza medesimamente è in casa di Palla Rucellai un ritratto di se medesimo fatto alla spera, et una tavola di figure assai grandi di chiaro e scuro. Figurò ancora una Vinegia in prospettiva, e San Marco; ma le figure che vi sono furono condotte da altri maestri; et è questa una delle migliori cose che si veggia di sua pittura. Fu Leonbattista persona di civilissimi e lodevoli costumi, amico de’ virtuosi, e liberale e cortese affatto con ognuno, e visse onoratamente, e da gentiluomo com’era, tutto il tempo di sua vita. E finalmente essendo condotto in età assai ben matura, se ne passò contento e tranquillo a vita migliore, lasciando di sè onoratissimo nome.

FINE DELLA VITA DI LEONBATTISTA ALBERTI