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COSIMO ROSS. 439

ricche. Laonde i poveri pittori disperati d’avere a sodisfare alla poca intelligenza del Padre Santo, si diedero a guastare quanto avevano fatto di buono. Onde Cosimo si rise di coloro che poco inanzi si erano riso del fatto suo. Dopo, tornatosene a Firenze con qualche soldo, attese vivendo assai agiatamente a lavorare al solito, avendo in sua compagnia quel Piero che fu sempre chiamato Piero di Cosimo, suo discepolo; il quale gli aiutò lavorare a Roma nella cappella di Sisto, e vi fece oltre all’altre cose un paese, dove è dipinta la predica di Cristo, che è tenuto la miglior cosa che vi sia. Stette ancor seco Andrea di Cosimo et attese assai alle grottesche. Essendo finalmente Cosimo vivuto anni 68, consumato da una lunga infirmità si morì l’anno 1484 e dalla Compagnia del Bernardino fu seppellito in S. Croce. Dilettossi costui in modo dell’alchimia, che vi spese vanamente, come fanno tutti coloro che v’attendono, ciò che egli aveva. Intanto che vivo lo consumò et allo stremo l’aveva condotto, d’agiato che egli era, poverissimo. Disegnò Cosimo benissimo, come si può vedere nel nostro libro, non pure nella carta dove è disegnata la storia della predicazione sopra detta che fece nella cappella di Sisto, ma ancora in molte altre fatte di stile e di chiaro scuro. Et il suo ritratto avemo nel detto libro di mano d’Agnolo di Donnino pittore e suo amicissimo. Il quale Agnolo fu molto diligente nelle cose sue, come, oltre ai disegni, si può vedere nella loggia dello spedale di Bonifazio dove, nel peduccio d’una volta, è una Trinità di sua mano a fresco, et accanto alla porta del detto spedale, dove oggi stanno gli abandonati, sono dipinti dal medesimo certi poveri e lo spedaliere che gli raccetta, molto ben fatti, e similmente alcune donne. Visse costui stentando e perdendo tutto il tempo dietro ai disegni, senza mettere in opera; et in ultimo si morì essendo povero quanto più non si può essere. Di Cosimo, per tornare a lui, non rimase altri che un figliuolo, il quale fu muratore et architetto ragionevole.