Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/60

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LETTERA DI M.

ritrarre in qualunche materia, & ogni maniera di forme; percioche della Architettura nõ ſi debbe dubitare, che eſsi non fuſſero gran maestri, vedẽdoſi di loro arte ancora le piramidi, & altri edificij stupendi, che durano & che durerãno, come io mi penſo, ſecoli infiniti. ſenza che e’ pare, che dietro a gli Imperij grandi, & alle ricchezze, & alla tranquillità de gli stati ſempre ſeguitino le lettere, e le ſcienze, & arte cotali appreſſo coſi nel comune, come nel priuato; e questo non ſi debbe stimare, che ſia ſenza alcuna ragione: impero che eſſendo l’animo dello huomo, per mio auuiſo, per ſua natura deſideroſo ſẽpre d’alcuna coſa, ne mai ſazio, auiene che cõſeguito stato, ricchezze, diletto, virtù, & ogni altra coſa, che fra noi molto s’apprezza, via piu deſidera vita, come piu di tutte cara, e quanto far piu ſi puote lunghißima, & non ſolo nel corpo ſuo proprio, ma molto piu nella memoria, il che fanno i fatti eccellenti primieramente, e poi coloro, i quali con la penna gli raccontano, e gli celebrano. di che non piccola parte ſi debbe attribuire a’ Pittori, a gli Scultori, a gli Architettori, & altri maestri, i quali hanno virtù cõ le arti loro di prolungare la figura, i fatti, & i nomi de gli huomini ritrahendoli, e ſcolpendoli. e perciò ſi vede chiaramente, che quaſi tutte quelle nationi, che hanno hauuto imperio, e ſono state manſuete, e per conſequente facolta di poter ciò fare, ſi ſono ingegnate di fare la memoria delle coſe loro con tali argomenti lunga quanto loro è stato poßibile. A questa cagione ancora, e forſe la primiera, ſi vuole aggiugnere la religione, & il culto de gli Dei qualunque eſſo stato ſi ſia, intorno al quale in buona parte coloro, che di ritrarre in qualunque modo hanno ſaputo l’arte, ſi ſono eſercitati. Questo, come poco innanzi dicemo, veggiamo noi hauer fatto gli Egittij, questo i Greci, questo i Latini, e li antichi Toſcani, e li moderni, e quaſi ognialtra natione, la quale per la religione, e per la humanità ſia stata celebrata, i quali le imagini di quelli, che eßi ſotto diuerſi colori adorauano, hãno prima ſemplicemente, o nel legno intagliato, o con rozza pittura adombrato, o in qualunche altro modo ritratto; e, come nelle altre coſe de gli huomini ſuole auuenire a poco a poco andãdoſi innalzando, queste ancora non ſolamente a deuotione, e ſantità, ma a pompa, & a magnificẽza hanno recato; come anco ſi conoſce hauer fatto l’Architettura, la quale dalle humili, e priuate caſe ſemplicemẽte e ſenza arte murate, a far templi, e palazzi altißimi, & theatri, & loggie con gran maestria, e ſpeſa ſi diede. Questi adunche pare che fuſſero i principij di cotali arti, le quali in tanta nobiltà, & maauiglia de gli huomini per ingegno de i loro maestri egregij ſalirano, che e’ pare che non contenti dello imitar la natura con quella alcuna volta habbino uoluto gareggiare, ma di tutte queste, che molte ſono, e che tutte pare che venghino da vn medeſimo fonte, qual ſia piu nobile non è nostro intendimento di voler cercare al preſente; ma ſi bene quali fuſſero quelli di chi ſia rimaſa memoria, e che in eſſe hebbero alcuno nome, e che primieramente le eſercitarono. E però che ci pare che l’origine di tutte cotali arti ſia il diſegno ſẽplice, il quale è parte di pittura, o che da quella ha principio, facendoſi ciò nel piano, parleremo primieramẽte de’ Pittori, & poi di coloro, che di terra hanno formato, e di quegli che in bronzo, o in altra materia



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