Pagina:Vasari - Le vite de’ piu eccellenti pittori, scultori, et architettori, 1-2, 1568.djvu/61

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GIOVAMBATISTA ADRIANI.

nobile fondendola hanno ritratto, & vltimamente di coloro, i quali nel marmo, o in altra ſorte di pietra con lo ſcarpello leuandone hanno ſcolpito, fra i quali verrãno ancora coloro, i quali del rileuo piu alto, o piu baſſo hãno alcuno nome hauuto. Diceſi adunche, laſciãdo stare gli Egittij, de i quali non è certezza alcuna in Grecia, la Pittura hauere hauuto ſuo principio, alcuni dicono in Sicione, & alcuni in Coranto, ma tutti in queſto convengono ciò eſſerſi fatto prima ſemplicemente con una ſola linea circondando l’ombra d’alcuno, e di poi con alcuno colore con alquãto piu di fatica, la qual maniera di dipignere ſempre è stata come ſemplicißima in vſo, & anchora è: e questa dicono hauer inſegnato la prima volta altri Filocle di Egitto, & altri Cleante da Coranto. I primi, che in queſta ſi eſercitarono ſi truoua eſſere stato Ardice da Coranto, e Telefane Sicionio, li quali non adoperando altro che un color ſolo ombrauano le lor figure dentro con alcune linee. e percioche eſſendo l’arte loro ancor rozza, e le figure d’vn color ſolo, non bene ſi conoſceua di cui elle fuſſero imagini, hebbero per costume di ſcriuerui a pie chi eſsi haueuano uoluto raſſembrare. Il primo che trouaſſe i colori nel dipignere, come dicono hauer fatto fede Arato, fu Cleofanto da Coranto. e questi non ſi ſa coſi bene ſe ei fu quello steſſo, il quale diſſe Cornelio Nepote eſſer venuto con Demarato padre di Tarquino Priſco, che fu re delli Romani, quando da Corãto ſua patria partẽdoſi venne in Italia per paura di Cipſelo prencipe di quella città, o pure un’altro; come che a questo tempo in Italia fuſſe l’arte del dipignere in buona riputazione, come ſi puo congetturare ageuolmente; percioche in Ardea antichißima città, ne molto lontana da Roma, oltre al tempo di Veſpaſiano Imperadore ſi vedeuano ancora in alcuno tempio nel muro coperto alcune pitture, le quali erano molto innãzi che Roma fuſſe state dipinte, ſi bene mantenute che elle pareuano di poco innãzi colorite. In Lanuuio parimente ne’ medeſimi tempi, cioè innanzi a Roma, e forſe del medeſimo maeſtro vna Atalanta, & vna Helena ignude dì bellißima forma ciaſcuna, le quali lunghißimo tempo furono conſeruate intere dalla qualità del muro, doue erano state dipinte, auenga, che vn Pontio vficiale di Gaio Imperadore ſtruggendoſi di voglia d’auerle ſi foſſe sforzato di torle quindi, & a caſa ſua portarnele, e lo harebbe fatto ſe la forma del muro l’haueſſe ſofferto. Donde ſi può manifestamente conoſcere in quei tempi, e forſe molto piu che in Grecia, e molto prima la pittura eſſere stata in pregio in Italia. Ma poi che le coſe nostre ſono in tutto perdute, e ci biſogna andare mendicando le forestieri, ſeguiremo la incominciata historia di raccontare gli altri di cotale arte maeſtri, quali da prima ſi dichino eſſere stati; benche ne i Greci ancora non hanno coſi bene diſtinto i tempi loro in questa parte; percioche e’ ſi dice eſſere stata molto in pregio una tauola, doue era dipinta vna battaglia de’ Magneti con ſi bella arte, che Candaule Re di Lidia la haueua comperata altro e tanto peſo d’oro, il che venne a eſſere intorno alla eta di Romolo primo fondatore di Roma, e primo Re de’ Romani, che gia era cotale arte in tanta stima: onde ſiamo forzati confeſſare l’origine di lei eſſere molto piu an-



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