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relazione di gioanni da mulla |
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tutti i pericoli ed i disturbi. E s’afferma in Mantova essere
gran vanitá la voce sparsa dell’inabilitá del signor duca
e di don Vicenzo alla procreazione, dicendo queste essere
invenzioni di persone interessate e desiderose di turbolenza, ed
esser ordinario costume degli uomini il darsi a credere e procurar
che da altri sia creduto ancor per vero quello che tornerebbe
lor conto e profitto che fosse. Ma il grave e rilevante
intricco è che il signor duca non si marita, sta cosí e porta
innanzi: gli anni trascorrono, e l’occasioni anco possono fuggirsi
e, con esse insieme, le speranze del bene. E veramente
condizione molto miserabile è quella a cui, o per propri interessi
o per poca prudenza o per altro occulto giudizio di Dio,
si sono al presente ridotti i principi d’Italia, che, oltre il dipender
a un nuto, a un cenno di principi grandi e potenti si, ma infine
poi non padroni assoluti di questa provincia, si sono in
modo incatenati della volontá e del libero arbitrio, che lor non
sia lecito manco disponer di se stessi nella piú libera operazione
dell’uomo, come è il potersi maritare a voglia sua: azione tanto
assoluta e dipendente da ciascheduno, che né anco il padre può
impedire o astringer il proprio figliuolo. In questo stato si trova
il signor duca di Mantova e, per mio debil senso, non credo che
possa seguire il suo accasamento senza il beneplacito de’ spagnuoli.
E, quando pur volesse egli procurar di farlo senza parteciparglielo,
si romperebbe con loro senza frutto e gettarebbe
il tempo e l’opera inutilmente, perché chiara cosa è che li spagnuoli,
di quella maniera che hanno obligato il duca a non
maritarsi senza l’assenso loro, dell’istesso si sono accordali anco
con quei principi che potessero apparentar con lui, con averli
posti in obligo di non far cosa alcuna senza la loro saputa.
E certo Fiorenza e Modena ancora, per quanto si dice, ne hanno
giá data la parola al re. Mi disse il signor duca che conosceva
il suo bisogno, che in ogni maniera voleva accasarsi, né differir
di avantaggio, che in breve aspettava esser da Spagna posto
in libertá di poterlo fare, che ne aveva ultimamente fatto parlar
in corte e che, di lá sbrigato, sapeva donde potersi di subito
maritare. Nel qual caso, per quanto ho potuto penetrare,