Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/206

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alodiali, se seguisse con altra il matrimonio, ed il fomento che ne riceveriano le machinazioni de’ imperiali. E se Sua Santitá ponesse a campo la facilitá, che m’accennò il duca ed avisai, di unirsi gl’interessi di quella casa con il congionger la prencipessa nipota col novo figliuolin che nascesse al duca, potrebbesi rissolverle molto agevolmente l’argomento, con ponderarle che quella sarebbe una medicina incerta e lontana ad un male sicuro ed instantaneo; tanto maggiore nelle congionture correnti, nelle quali, partita la prencipessa vedova scontenta da Mantoa, ben saprebbono li spagnoli accoglierla e tenerla, col notrimento di alate speranze, e consolata in se medesima e ad essi aderente e congionta.

Ch’è quanto in momento d’ora, ricevuto il commando di Vostre Eccellenze, subito in ubidienza dovuta riferisco. Grazie.