Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. I, 1912 – BEIC 1904739.djvu/267

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relazione di alvise donato 261

a ridurre a fine l’impresa che ha per le mani, con ugual temeritá di vincer e di perder, arrischia in un colpo il tutto (il che ha fatto non una, ma molte e molte volte, come ben si sa e come chiaramente dimostra il partito ultimamente preso in questo negozio del Monferrato; poiché, dopo aver posto in compromesso ogni cosa, finalmente quasi per ultimo tiro ha anco voluto arrischiar la libertá e la persona del proprio figliuolo, che gli ha a succeder nel dominio, col mandarlo in Spagna); il cui animo né manco nella pace si fa mansueto, ché non ha altro pensiero né altro fine se non d’invecchiar per ogni verso segnalato a vicini, a lontani, a nemici ed a suoi, e che però non acqueterá mai sino che l’estenuata vecchiezza non lo renda inabile a cosí stentato valore o, e dirò forse meglio, sino che ’l signor Dio non l’averá levato dal mondo.

Ha questo principe i suoi popoli che nell’interno gli sono tutti nemici, il cuor de’ quali, essendo pien di timore per le violenze ch’egli usa, è però vuoto affatto d’ogni benivolenza e d’ogni amore verso di lui, ma bensí pregno d’odio, colmo di disperazione. I grandi a lui soggetti non ardiscono prendersi pensiero del danno inestimabile e compasionevole insieme che di continuo riceve il paese, in particolare dalla soldatesca che perpetuamente vi trattiene senza pagarla, e, temendo, per paura di brutti scherzi che fa or ad uno or ad un altro di loro, per ogni quantunque leggiera cagione, non sanno far altro né cercano rimediarvi che con l’adulazione. Si può egli però dir e chiamar infelice, avendo, non, come ha qualche altro, tra’ suoi alcuni pochi malcontenti, ma inimica tutta la moltitudine, e vedendosi giá, per quello che si sente, condotto in necessita di principiar a tener vie estraordinarie anco con essa per assicurarsi e per tenerla ferma nella ubidienza; che se gli riusciranno, sará sua gran ventura e potrá dir d’aver anco in questo ottenuto dalla fortuna quello che ha concesso a molto pochi, essendo cosa chiara che chi ha l’universale de’ sudditi disgustati e disperati non si assicura mai, e quanto piú rigore, quanta maggior crudeltá usa, tanto diviene piú debole il suo dominio, anzi tanto piú s’accresce il suo pericolo. Ha talora il signor duca di Savoia nel presente