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294 note

II. Relazione di Emilio Maria Manolesso, 1575.

Federico Stefani (in Archivio veneto, vi, 132 sgg.) chiarisce l’intricata questione del nome, della vita e delle opere di Emilio Maria Manolesso. Così noi possiamo senz’altro attribuire a codesto gentiluomo candiotto la presente relazione, che, scritta da un giovane ventisettenne, presenta tutti i caratteri e i pregi delle migliori relazioni e che fu letta in senato. Pare però opportuno accoglierla nella nostra raccolta, quantunque il Manolesso non sia stato in Ferrara come ambasciatore, ma come privato cittadino, secondo che egli stesso dichiara nella redazione della relazione qui pubblicata.

In una copia della Trivulziana e nell’altra della Nazionale di Torino l’autore è chiamato «Pietro», ma le rimanenti copie, quando non sono anonime, s’accordano nel chiamarlo «Emiliano», anziché «Emilio Maria»; mentre esse sono discordi sull’anno, che varia tra il 1571 ed il 1578. Dobbiamo però ritenere come vera la data 1575, perché tale anno corrisponde appunto a taluni avvenimenti ricordati dal Manolesso, quale specialmente la controversia per la successione di Polonia, risoluta nel 1576 e ancora pendente quando fu scritta la relazione.

Forse perché non ufficiale, è questa una delle relazioni piú diffuse. Se ne trovano copie, infatti, in molti depositi: nella biblioteca di Aix (cfr. Catalogne général des manuscrits des bibliothèques publiques de France, Départements, vol. xvi, 1894, n.i 1078 e 1079) e di Carpentras (cfr. ivi, voll. xxxiv-xxxvi, 1901-3, n. 570); nella reale biblioteca pubblica di Dresda, cod. F. 122; nella biblioteca nazionale di Firenze, fondo Magliabechi, codd. 11. vi. 40, via. 46, xxiv. 68, xxiv. 123 e fondo Capponi, codd. 2 e 82; nella biblioteca comunale di Forlì, cod. 45; nel Museo britannico a Londra, fondo Royal, cod. 14 A. xm e xv, e fondo Sloane, codd. 697 e 1826, ed altre «copie piú o meno conformi e complete in quasi tutte le raccolte del Museo britannico» (cfr. Fanchiotti, I mss. italiani in Inghilterra, Caserta, 1899, 1, 46); nella biblioteca dell’archivio di Stato in Lucca, cod. 45; nella biblioteca Trivulziana di Milano, codd. 1352. vi (senza nome ed anno), e 1464. 9 (contiene tre copie, di cui la prima col nome di «Pietro