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relazione di francesco morosini 93

per l’imperator Ridolfo, ogni volta che si aprisse la strada di qualche trattazione, come se ne ragiona in Mantova, con che si potesse assicurarsi che Castiglion restasse overo alla Serenitá Vostra overo al signor duca di Mantova, dovesse esser ottima risoluzione il facilitare e coadiuvare il negozio, per divertire in ogni maniera ch’il detto luogo di Castiglion non capiti in mano de’ spagnuoli; perché, quando ciò seguisse, il che Dio guardi, sarebbe con notabile pregiudizio e danno della Serenitá Vostra. Altre volte ancora il signor duca ha trattato d’aver Sabioneda con permute di terre in Monferrato; ma il conte di Fuentes, avendolo presentito, se ne dolse e fece sapere che, in caso de’ moti in quelle parti, il suo re ad ogni modo vorria porvi presidio.

In questo Stato di Mantova il signor duca ha descritti 10.000 fanti di ordinanze, 600 archibuggeri a cavallo, i quali non hanno paga ma solo esenzioni e privilegi, 100 corazze e 80 lanze per la sola guardia del duca, de’ quali ultimamente è stato rissoluto di pagar li capi e offiziali. E, per quello che potei veder nel giorno dell’intrata della sposa in Mantova, è assai buona gente, se ben potria essere meglio armata e meglio montata di ciò ch’è.

Del Stato del Monferrato cava il signor duca altri 200 fin 230.000 ducati l’anno di rendita. Di qual modo questo Stato sia pervenuto in casa Gonzaga per via di donne, quali pretensioni vi abbia il signor duca di Savoia, li termini e confini suoi: sono cose tante volte riferite in questo eccellentissimo Consiglio, notate nelle relazioni de’ suoi archivi e descritte nelle istorie a stampa, ch’io le tralascierò per minor tedio. Mi ristringerò in dire che nel Monferrato vi è la cittá di Casale, il castello vecchio e la cittadella. Le terre pressidiate sono Trino, Moncalvo, Alba, San Damiano, Lonzono e Diano. In queste terre vi sono fra tutte 200 uomini in circa. La spesa c l’importanza consiste in Casale, dove per ordine vi doveriano essere 600 fanti almeno, cioè 50 nella cittá, 36 nel castello, e 450 nella cittadella, senza gli offiziali; ma, se ben l’ordine è che vi siano e che si voglia far credere che si mantengano,