Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/15

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Trillici. Loro dicono esser descesi de Borgogna da una terra che se chiama Triulz, la qual porta la medesima insegna. Il signor Zuan Iacomo nacque con 800 ducati de intrata, e ’l duca Francesco Io tolse per camerier e, per esser bel giostratore, lo amava grandemente, reprendendo li parenti sui, quali lo vituperavano per le spese el faceva. Ed a una giostra portandose benissimo, tal che ognuno lo laudava, li parenti sui ebeno a dir che, pagati li debiti, poco li remaniria: el duca Francesco li udí e, rabufati, subito ordinò al tesorier pagasse li sui debiti per ducati 1200; e cussi fece. Con el duca Galeazo fu assai existimato: pur a le fiate malcontento, e per questo andò in lerusalem. Morto el duca Galeazo, el signor Zuan Iacomo ebe gran favor da messer Cecco Simoneta, che governava la duchessa Bona e Stato di Milano. Ed ogni giorno cresceva credito al signor Zuan Iacomo; adeo che, al principio intrò al governo de Milano el signor Ludovico, l’era in summa existimazion: avea 100 uomini d’arme, né se faceva expedizion alcuna senza intervento suo, e per Milano el cavalcava con gran comitiva. El signor Ludovico comminciò aver suspetta la grandeza sua, e fu trovato modo de farlo absentar, ora dandoli una impresa ed ora un’altra. Ebe la impresa de Osmo in favor de papa Innocenzio; ma el signor Ludovico non li mandò mai danari, desiderando l’avesse vergogna: lui veramente spese quanto l’avea e fece molti debiti, e tandem con onor suo ultimò quella impresa. Stete etiam certo tempo nel Reame, dove prese moglie la sorella del marchese alora de Pescara, la qual vive e governa a Milano la ereditá del marito. La prima moglie fu Cogliona, erediera. Con questa secunda non ebe mai figlioli. Quando la traduxe, furono fatte a Milano feste tanto splendide e pompose quanto si potesse fare, con uno concorso mirabile de tutta la nobiltá e populo; adeo che ’l signor Ludovico ebe grandissimo suspetto e fu principio dell’odio suo: imperoché subito inalzò el signor Galeazo Sanseverino, ora gran scudier de Franza, ed altri per abbasar el signor Zuan Iacomo; de maniera che convene absentarse ed andò nel Regno, dove ebe partito dal re Ferrando e re Alfonso con bona provisione, mediante la quale el mandò a pagar tutti li debiti contratti a Milano.