Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/16

Da Wikisource.

Vene el re Carlo a Napoli, con el quale ritornò in Lombardia: el signor Teodoro veramente non si volse partir dal re Alfonso e passò con lui a Ischia. El signor Zuan Iacomo guidò el re Carlo a salvamento e se ne andò con lui in Franza, dal quale fu molto onorato, e assai piú dal successor suo, re Luis, che aveva l’animo al Stato de Milano. Ebe el governo de Aste, dove stete longamente, fino a la expedizion de Milano. Quando fu preso el duca Ludovico, ebe in dono dal re Luis Vigevene, la Sforcesca, Castelnovo ed altre terre per 15.000 ducati de intrata. Tnmen appar averle avute titillo oneroso per compreda ed in contracambio de le artellarie e munizion del castel de Milano, preso da lui per accordo e dedizion a lui fatta per el castellano Bernardin da Corte, suo compatre e vechiamente de una instessa fameglia: portano una instessa arma, salvo che quelli da Corte hano l’aquila de sopra e mantengono la parte gebellina.

Expulsi francesi de Italia, lui se ne andò con loro e menò la moglie e figli seco. Morto re Luis e creato re Francesco, quale fece la impresa col signor Zuan Iacomo, li monstrò uno novo ed inusitato camino de passar li monti, che fu causa de far subitamente presone el signor Prospero. Da Sua Maestá non era amato come dal re Luis. La causa vien ditta perché, vivente el re Luis, li mandò quante medicine el potè aver per ingravidare: e con questo debile principio de odio, essendoli ogni di seminato qualche male di lui, vene in gran suspetto. Venuto poi monsignor de Lautrech al governo de Milano, si come monsignor Borbon onorava el signor Zuan Iacomo come padre, cussi monsignor de Lautrech faceva el contrario, desonorandolo e cercando per ogni via de abbasarlo. Lui, che era animosissimo e colerico, supportava difficilmente li mali trattamenti de’ francesi e dolevase: primo, che la causa sua de Castelnovo con el gran scudier era sta’ tirata in Franza, dovendo esser expedita a Milano; dolevase etiam che suo nepote ex filia, conte Galeoto da la Mirandola, non fusse cussi favorito da questo re come da l’altro, e che, quando el metteva in ordine qualche numero di gente per recuperar el suo, usurpato dal