Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. II, 1913 – BEIC 1905390.djvu/28

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Milano ritorneriano al solito suo, che erano per la maior parte gelfe.

Del populo non è da far caso, quale va dietro el favor. A tempo de la libertá tutto era unito ed expulse li gebellini: ora l’ègebellino, per el grandissimo odio hano a’ francesi, introdutti nel dominio de Milano per li gelfi. Dicono li Triulci che, se fussero contra francesi, tutto el populo li sequiria. Francesi sono odiati per la superbia loro e malissimi portamenti de li soi omini di arme, al che non si pò remediar.

Milanesi senza dubio non amano veneziani: pur molti sono amici per il stipendio hano con el signor Teodoro. Allegano molte cause de questa mala contenteza. Primum dicono che veneziani a tempo de la libertá li arbandonarono ed introduxeno nel dominio de Milano el conte Francesco Sforza, facendoli servi, de liberi che erano: a questo si risponde che loro medesimi se ai oandonarono, non sapendosi governar. Se doleno poi che veneziani abiano messo in Stato francesi e datoli quel dominio in preda. Dubitano non devenir sotto el dominio nostro; il che per la superbia sua aboriscono, maxime li gentilomini, li qual in gran numero hano feudi; adeo che el re, da la citá in fuori, non ha pur una torre: tutte le castelle del ducato sono sta’ antiqua e modernamente alienate per li duchi de Milano e re de Franza. Li mercadanti ed artefici etiam dubitano che, essendo Milano subiecto a Venezia, se veniriano a minuir le facende con devedarli el comprar, come se fa a le citá nostre. Ma quello che piú importa è, e non se li pò risponder, videlicet che nel Stato de Milano non vi è alcun francese abia un solo beneficio: tutti li benefici sono de subiecti al dominio o de qualche forestier per favor de corte de Roma; e dicono che, quando Milano fusse de’ veneziani, quasi tutti li benefici sedano de’ veneziani, come ne le altre nostre terre, adeo che milanesi non averiano cosa alcuna. Pur, per la gran parzialitá è tra loro, potria esser che se induriano a devenir a quello, che per alcun modo lo fariano altramente.

Dirò etiam de le citá del ducato de Milano. Pavia è quasi tutta imperiai. Antiquamente era inimicissima de Milano. Le