Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/133

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in buona parte di quella provincia, dove il signor duca vuol far un’altra fortezza d’importanza in un luogo detto Marradi, vicino a Faenza, temendo grandemente che a qualche tempo non abbia a succeder un papa che li possa esser nimico. E, oltre a tante cittá e luochi forti, ha un numero infinito di torri e di castelli murati e popoli di campagna, tutti divisi sotto diversi ministri di giustizia, di podestarie, di vicarie e di capitaneati ; ma il capo principale del Stato è la cittá di Fiorenza, dove risiede il prencipe, dove sta il governo, dove sentano li magistrati, dove è la giustizia per tutti li popoli, dove si veggono le richezze e le grandezze publiche e private, dove sono le nobilissime fameglie che solevano reggere e governar la republica, e dove fioriscono gli uomini eccellenti in tutte le discipline, in tutte le scienze ed in tutti li studi maravigliosamente, di modo che contendono con li antiqui in tutte le professioni, e dove il culto divino è in grandissimo culto. Percioché a questo tien la mira il prencipe con grandissima diligenza, volendo saper, intendere e veder come le chiese e monasteri, che sono in grandissimo numero, tutti ricchi ed accomodati, siano ben tenuti ed officiati, indagando sempre che vi sieno persone religiose e di buona dottrina; e, come discuopre un eretico, e sia di qual grado si voglia, lo punisce severissimamente. Che però tanto è il spavento che tiene nei cuori dei laici e clerici, che non si sente alterazion alcuna, ché non piú d’una volta sola con una severissima giustizia ha proveduto al viver cristianamente; di modo che è una maraviglia come a tutte le ore sieno frequentate le chiese e li divini offici e le confessioni e le communioni a tutti i tempi, ché vuol il prencipe saper eziandio fin da parrochi il numero delle ostie che si dispensano nelle communioni. Perché suol sempre dir che le alterazioni e mutazioni della religione portano con sé il pericolo manifesto della mutazion dei Stati, e però vi sta avvertito e vi ha l’occhio con ogni debita provisione. E le parrochie sono 44, li monasteri 66, e vi sono 37 ospitali, tutti ricchi da 500 ducati, e vanno crescendo fin a 16.000 ducati di entrata; e vi sono molti altri luochi pii di confraternita e scole, che