Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/151

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dimandato il suo overo buona licenza, a questi senza replica sono sta’ fatti li suoi conti e del tutto pagati, e poi licenziati dal total suo servizio. Alcuni dicono eziandio che questa difficoltá de’ pagamenti nasce che, intertenuto il soldato tanto che basti, viene a fare due grandissime comoditá in una botta : prima al soldato, che va creditore di tante paghe, che, se l’avesse avute, le avria tutte spese, onde se ne potrá accomodare sempre che vuole; e poi al prencipe, che in una occasion di guerra, facendo alora correr le paghe giuste ai soldati, si viene a servir delli suoi avanzi, come per uno imprestido, per molti mesi inanzi che metta mano al suo proprio danaro. Ma, sia fatto quello per qualsivogli rispetto, so io ben certo che è con malissima satisfazion di quelli che hanno da vivere delle sue paghe e de’ suoi stipendi, perché conosco di quelli che sono li principali e li piú cari, che tutti sono mandati equali ne’ pagamenti, che deveno avere chi 4 e chi 5000 ducati; e uno, che ha del suo assai, mi disse che andava creditore di 8000 ducati, ramaricandosi di non saper trovar verso né via di ricuperare il suo, se ben è sicuro di non perderlo. Io non voglio dir ora particolarmente le qualitá del corpo di questo prencipe, né meno delle doti dell’animo, perché saria forsi un tediar la Serenitá Vostra se io volessi far minutamente questa descrizione; ma toccarò solamente le parti piú degne. E dirò che questo prencipe è di una etá molto florida e fresca, d’anni 42, e di una complessione molto gagliarda, e ha un corpo maggior assai che di commune statura, robustissimo e forte, e nell’aspetto è molto grato, ma quando vuole, si rende tremendo. Nelle fatiche e nel 1 i essercizi è indefesso e molto si diletta delle cose ove vadi agilitá, forza e destrezza, talmente che nel levar de’ pesi, nel maneggiar dell’armi, ne’ torniamenti de’ cavalli e nel giuoco della balla e nella cazza non vi è chi lo superi, e stracca ognuno. E in simii piaceri, delli qual si diletta molto, e nel pescare e nel nuotare è la sua total recreazione, si spoglia di ogni autoritá e dignitá e del principato istesso, e sta con molta domestichezza, burlando con tutti molto familiarmente, e vuole che tutti gli suoi egualmente piglino questa sicurtá, senza averli Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato - in. o