Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/195

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delle facoltá de’ particolari come delle sue proprie. Doppo la guerra di Siena ha usato il medesimo stile per un pezzo, ed ha fatto talmente che ha pagato tutti li suoi debiti e liberate tutte le sue entrate. Sono quattro anni che non ha posto gravezza straordinaria; ma, facendoli bisogno di danari, si fa servire da questo e da quello altro gentiluomo, e restituisce poi li danari senza interesse in termine di due o tre anni. Ancora alcuna volta si serve de’ cambi, come fece ultimamente, quando mandò 100.000 ducati all’imperatore. La spesa di Sua Eccellenza è poca, perché paga pochi soldati e pochi capitani nella sua corte, e in quella del principe vi sono pochi signori e pochi gentiluomini; talché è publica fama che Sua Eccellenza spenda poco piú della metá della sua entrata, computato li salari delli magistrati, rettori ed officiali. II resto mette da parte per li bisogni, e non tocca mai quello che una volta mette da banda, per niuna occasione; ma, occorrendoli far spese stravaganti, si serve de’ danari de’ particolari, rimborsandoli a poco a poco con l’entrate di anni venturi. Fin qui si è parlato delle forze del duca di Fiorenza, cioè del danaro, della milizia e della fortezza del Stato: ora è necessario parlare della persona del principe, accioché, avendo giá conosciuto da quanti e quali membri sia il corpo di questo Stato composto e di qual complessione o temperamento, vediamo ora qual sia il principe, ch’è quasi l’anima di lui, ed in che modo lo muovi e governi, per potersi poi con qualche ragione far l’augurio se sia per aver longa o breve vita. Questo principe dunque è Cosimo de’ Medici, nato di Giovanni, famoso soldato e capitano di questa etá, e di una gentildonna di casa Salviati; il quale, vivendo una vita privata con tenue facoltá di 400 over 500 ducati di entrata, morto il duca Alessandro, fu del 1537, essendo di anni 18, eletto, parte per timore, parte per il meglio, dalli 48 capi della republica con nome di governatore dello Stato e 10.000 ducati di provisione, ma in effetto duca e principe ; e per tale fu confermato dallo imperatore e stabilito dalla fortuna, come sa ognuna delle Signorie Vostre illustrissime e come leggesi ampiamente