Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte I, 1916 – BEIC 1905987.djvu/250

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non essersi di lungo tempo veduto in quella cittá un ingresso tale, passando la compagnia meglio di 2000 cavalli, tutti di gente nobile. Arrivati adunque a Fiorenza, fussimo alloggiati (come la Serenitá Vostra intese fin’allora) nel famosissimo palazzo de’ Pitti, denominato cosí da un gentiluomo di quella famiglia, che lo edificò in parte, ma fu ampliato di poi e ridotto nel termine che è, potendosi dir finito: parte dal granduca Cosmo, parte dal presente. Di questo palazzo, essendo reputato uno de’ piú nobili e principali, non solo di Fiorenza, ma d’Italia, pensiamo dover essere non ingrato alla Serenitá Vostra, né alieno dal proposito nostro, di dirne alcun particolare, non solo perché sia intesa la qualitá di quello, ma il modo del servizio ricevuto in esso. È questo adunque posto sopra un rilevato, che fa la cittá da quella parte che, passato il fiume Arno, si va a porta Romana, al camino di Siena e di Roma, in bellissimo sito, perché dalle finestre si scopre tutta la cittá. È di forma quadra, ma oblongo, con il cortile nel mezzo, con portici e logge all’intorno, lavorato tutto di pietre vive; è di cosí eccellente architettura, che non si può veder meglio: con tre ordini di stanze Runa sopra l’altra, computate quelle del primo piano, le quali, essendo sotto vacue e cavate, come è tutta la cittá, cosí sono abitabili, come quelle di sopra. Contiene ognuno delli tre ordini quattro appartamenti con tante stanze per ciascuno, oltre le sue sale, che arrivano al numero di piú di 80: tutte ricchissime, ornate di drappi di seta colorati, con damaschi, rasi e velluti; ma le principali camere, insieme con le sue anticamere, sono guarnite di tele e broccati d’oro e d’argento, con li letti del medesimo e con sue tavole e sue sedie corrispondenti a quelli. Non tacendosi in questo luogo come ha nome questo prencipe d’essere tanto abbondante e ricco di questa sorte de mobili, oltre bellissime tapezzarie d’oro e di seta che ha, che viene stimato d’averne per meglio di 500.000 scudi. Ma, oltre questi ornamenti, non si deve lasciar di dire la gran copia di statue di marmo e di metallo, antiche e rarissime, che si vedono in esso palazzo,