Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/117

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Mantiene medesimamente vive tutte quelle pratiche e ami- cizie che teneva in Roma, mentre era cardinale, sperando per questa via, in una vacanza di pontificato, aver molta parte nel- l’elezione del futuro pontefice. Mostra l’imperator di amare e stimar molto il granduca, essendosi chiaramente veduto quanto l’ambasciator di Sua Al- tezza nel negozio di Massimiliano s’abbi affaticato e con l’au- toritá sua abbi giovato alla conclusione di materia cosi difficile e importante. Il che riusci d’infinita sodisfazione a Sua Maestá cesarea, vedendo esser aiutato da questo prencipe in tempo che si può dire era da ognun altro abbandonato. Offra che, li presto certa somma di danaro, cosi necessario a quella corona, e li fece ancor nobilissimi presenti. Con tutto ciò, non avendo vo- luto Sua Altezza acconsentire al matrimonio propostole da Sua Maestá con la figliola dell’arciduca Carlo, par che sia restata con notabil disgusto; onde che, non potendosi Sua Altezza pro- metter molto ne’ suoi bisogni di quella casa, convien, per si- curtá e sua riputazione, mostrarsi affezionato e dipendente ualla corona di Francia. Con la qual corona cosi si ritrova ben disposto e unito, che non vi si può aggionger cosa alcuna, cosi per rispetto del novo parentado, come per il contrapeso che conosce solo quella co- rona esser sufficiente a giustamente bilanziar la potenza d’altri prencipi. Per questo rispetto mostrò gravissimo dolore per i sfortunati accidenti di Sua Maestá cristianissima, avendosi piú volte lasciato intender con Sua Santitá ch’egli era prontissimo ad aiutarla di genti e danaro, quando ancor ella vi fosse con- corsa, come meritava in tal caso degno d’infinita commisera- zione. Tra la Maestá cattolica ed il granduca passano disgusti e diffidenze di non poca considerazione, dolendosi spagnoli che Sua Altezza non solo non si mantiene, come il fratello, dipen- dente e confidente del suo re, ma che, non contenendosi neanco ne’ termini della neutralitá, si scopre molto favorevole e inte- ressato nella fortuna del re cristianissimo, diffendondosi aper- tamente dall’amor e protezion del re cattolico. Di che vi ebbero