Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/28

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modo che spera, sempre che voglia, poter fare in poco tempo trenta corpi di galea, con aiuto però delle maestranze che facil- mente potrá avere da Genova e da quella riviera ; e dice che, in occasione di bisogno, spera anco di poterli armar tutti trenta, interzando la predetta buona ciurma, che ha. con sforzati, che va accumulando quanto può, e con omini anco di libertá, che li dá l’animo di poter cavar dal suo Stato e dalle marine cir- convicine. Ora non tiene armate se non le quattro galee, che sogliono andar in corso, le quali ha assignate alla sua religione di San Stefano, si per liberarsi dal nome di mandarle lei in corso e dalla spesa, la qual è cavata dalle prede che fanno e, per sup- plimento. da detta religione; come per dar modo alli cavalieri di essa, con mandarli in corso, di essercitarsi nella milizia, li quali stando in terra nelle cittá causano di continuo molti di- sturbi. E questa è una delle cause, che Sua Altezza dice necessi- tarla a mandar in corso dette sue galee, oltra l’obligo che ha, per il giuramento fatto a detta sua religione, e la naturai sua inclinazione alle cose di mare; non parlando ella mai di cosa, con maggior gusto, che di questa, dicendo che, se non fusse stato primogenito, averebbe fatta di continuo la sua vita sul mare. Or, serenissimo Prencipe, poiché è piaciuto alla Serenitá Vostra di ascoltar cosi benignamente questo poco che ho detto in proposito della persona, Stato e governo del granduca di Toscana, la supplico umilmente che la si degni che io possa dirle anco alcuna cosa intorno la intelligenzia che Sua Altezza ha con altri prencipi, la qual mi son sforzato cavar con molta diligenzia da persone di spirito ed informatissime dell’animo di quel prencipe, perché col fine di questa parte terminerò anco, con sua bona grazia, tutto il presente mio umilissimo ragionamento. Col papa non si è mai intesa bene Sua Altezza, fino dal principio del suo pontificato; onde, aggiornavi la cosa successa ultimamente del Piccolomini, non è maraviglia se il sangue dall’una parte e dall’altra si è andato talmente ingrossando, che ora si tiene che nell’intrinsico non vi possi esser fra loro