Pagina:Venezia – Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, Vol. III, Parte II, 1916 – BEIC 1906568.djvu/54

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intender i macohinamenti dei ribelli, tenendo massime di questa sorte di uomini in quelle parti nelle quali si ritrovan loro sudditi. II granduca Cosmo, per le spese grandi che fece nelle guerre, lasciò l’erario esausto, se medesimo carico di debiti e i popoli indeboliti. 11 granduca Francesco, avendo goduto tempi tranquillissimi, scemò le spese, aumentò le entrate e accumulò t molto oro, potendo aver posto da parte, attese le spese che non si veggono, 300.000 scudi all’anno, che posson esser in tutto da tre milioni d’oro. Il granduca presente avrá da impiegare quello che gli avan- zerá delle sue entrate nell’imprestare alle arti, a chi fabbrica navi e in dar commoditá che si accrescano le ricchezze e il traf- fico de’ sudditi; onde, facendo a questo modo, potrá conservar quello che ha trovato, ma non accrescer l’accumulato, massime accrescendo le spese della casa. Il modo estraordinario di trovar danari, detto «balzello», è molto odioso, tassandosi quello e quell’altro cittadino secondo l’arbitrio del principe, ed obbligandolo a trovar quella somma che gli sará stata imposta. Questo modo spesso fu usato da Cosmo, per il bisogno delle guerre, e da Francesco una sola volta. A questo modo, nel tempo della republica, corrispon- deva l’«accatto», il quale si faceva con maggior riguardo, consi- derando i beni dei cittadini, ed imponendo loro conveniente carico da pagare. Si è vista gran prontezza nel pagare le imposizioni, poiché, sebbene il principato è nuovo e le gravezze importanti, nondi- meno tutti le han sopportate quietamente]. Tutto questo Stato, con le ricchezze publiche e private, è collocato in sito cosi munito, che difficilmente vi può penetrare delle forze esterne, che tentassero d’assaltarlo, concorrendo la natura, l’arte e gli accidenti alla sua difesa. La natura ha cir- cuncinto tutto il paese della Toscana di monti, avendo posto dalla parte della Lombardia e della Romagna montagne aspre, per le quali bisogna camminare almeno 50 miglia, passando per luoghi angusti e difficili, avanti si possa arrivare nel piano di Fiorenza.