Pagina:Verga - Eros, 1884.djvu/214

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capitano era precisamente quello che dicesi un successore in tutte le regole.

Allora andò a cercare del capitano Marteni.

Lo trovò che faceva colezione. Il capitano, al ricevere il suo biglietto di visita, si era rammentato di lui, forse un po’ troppo, e l’invitò a prender posto alla tavola, da vecchio amico. Alberto rifiutò freddamente, dicendo che lo scopo della sua visita non permettevagli di fermarsi a lungo. Il capitano si fece serio, vuotò il bicchiere che aveva offerto, e levò il capo come per ascoltare con maggior attenzione.

— Non avremo bisogno di molte parole per intenderci; disse Alberti. Ella è soldato e gentiluomo, e troverà la cosa perfettamente naturale. Noi siamo rivali, non occorre fare il nome della donna che amiamo o che abbiamo amato. Son venuto per cercare di comune accordo un pretesto per battersi senza che sia compromesso il nome di quella persona.

Il capitano parve riflettere alquanto.

— Anzitutto, rispose, mi permetta una domanda: Lei è dalla parte di chi ama, oppure dalla parte di chi ha amato?

— Cotesto non preme sapere.

— Domando scusa, preme moltissimo.

— Signore, sembrami che divaghiamo! disse Alberti con una sfumatura d’ironia provocante.

Il capitano conservò la più perfetta calma.

— Scusi, avrei dovuto incominciare da un’altra domanda: Ella crede d’essere stato il primo amante di quella dama?