Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 198 — |
e che son più pazzo di prima, e che son geloso non del tuo cuore, ma del tuo corpo, e che un lembo della tua veste se mi tocca mi fa perdere la testa, perchè non seguitare, se non ad amarmi, almeno a lasciarti amare?
Eva mi guardò in viso in modo singolare e mi disse tranquillamente:
— Perchè ho più giudizio di te.
— Non mi ami più?
— No.
— Perchè sei venuta dunque? perchè sei venuta? dimmelo, maledetta! maledetta! Fu un capriccio?...
— Sì.... e se durasse sarebbe una follia.... e per te e per me.
Allora io andai all’uscio senza far motto, e l’apersi.
— Senza rancore! diss’ella stendendomi la mano.