Pagina:Verga - Il marito di Elena.djvu/221

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costretta ad allattare lei il bambino, la spaventava. Malgrado il suo orgoglio, si ridusse a parlarne bonariamente colla donna, quasi a domandarle consiglio, a metterla a parte del suo imbarazzo.

— Non è nulla! Vuol dire che faccio i quindici giorni e poi me ne vado. Tanto in questa casa passo per ladra. Adesso che il padrone va fuori per la spesa, appena arriva la balia non avrete più bisogno di me. Già mi toccherebbe fare la serva alla balia, se il padrone non può tenere altre persone di servizio. E la serva alla balia non la farei, no! Questo mettete velo in testa.

Invano Elena cercava di essere indulgente verso di lei, di trattarla meglio che poteva, regalandole dei vestiti smessi, uno scialle quasi nuovo. La serva compiva i suoi quindici giorni come se nulla fosse stato, era sempre colla granata e collo spolveraccio in mano, affettava di andare a prendere gli ordini dal padrone ad ogni minima cosa, giacchè il padrone scendeva perfino ad andare al mercato. Quando