Pagina:Verga - Il marito di Elena.djvu/243

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la fronte pallida al balcone e lo guardava, che recava nelle viscere una parte di lui. — Ah! s’ella fosse morta, s’egli l’avesse vista la sera innanzi per l’ultima volta colla gran macchia dei capelli neri sul guanciale, cogli occhi chiusi! s’egli le avesse incrociato le mani sul petto per sempre, lui solo! e avesse potuto baciarla in fronte colla certezza che mai in quella fronte non c’era stato posto per altri baci, mai un pensiero che per lui non fosse! Il sole entrava dal balcone, gaio, sereno, nello stanzino bianco e arioso. Rivide i bei giorni di miseria ivi passati, l’alba che lo sorprendeva nel fare delle copie per gli avvocati, e l’Elena che dormiva lì presso senza saperne nulla. Aprì il balcone che dava sul mare luccicante. Qualche viaggiatore arrivava dalla Immacolatella carico di sacche da viaggio; alcuni cocchieri provavano dei cavalli delle barchette svoltavano lente lente la lanterna del molo, laggiù, dove il mare s’increspava e bolliva in spuma d’oro e d’argento. Dappertutto saliva un’aria di calma e di serenità che gli stringeva il cuore e a poco a