Pagina:Verga - Novelle, 1887.djvu/210

Da Wikisource.
200 le storie

e ricominciò a passeggiar per la camera, mentre la baronessa stava pettinandosi. Donna Isabella, preoccupata, lo seguiva colla coda dell’occhio, e lo vide andare per l’andito, l’udì camminare nello spogliatoio; poi lo vide ritornare scuotendo il capo, e mormorando fra di sè: — No! è impossibile!...

Bruno e il Rosso comparvero.

— Vecchio mio, gli disse il barone, ti senti di buscarti un bel ducato d’oro, e passare una notte nel corridoio qui accanto, senza tremare come la rocca di una donnicciuola cui si parli di spiriti?

— Messere, io mi sento di far tutto quel che comandate rispose Bruno, ma non senza alquanto esitare.

Il barone che conosceva da un pezzo il suo Bruno per un bravaccio indurito a tutte le prove, fu sorpreso da quell’esitazione, e dallo scorgere che il Bruno, contro ogni aspettativa, s’era fatto serio.

— Per l’inferno! gridò battendo un gran