Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/193

Da Wikisource.

— 195 —

e quasi fosco, coi lineamenti duri e severi; egli… quest’uomo! ebbe la forza di dirmi colla sua voce più calda ed incisiva:

«— È meglio forse che ci separiamo, Narcisa.

«Ebbi paura di lui.

«Non potrei mai riprodurre tutto quello che vi era di lacerante in quelle fredde parole che soffocavano in lui il risentimento, che fa supporre pur sempre l’amore, per esprimere la calma ed inflessibile decisione della mente.

«Mi sentivo morire, e caddi annichilata sul muricciolo accanto alla strada; Pietro mi diede il braccio, mi sollevò, e mi strascinò quasi sino alla carrozza.

«Là, inginocchiata sul tappeto, col volto nascosto fra i cuscini, piansi lagrime ardenti, disperate.

«Ora che ci penso a mente più serena, io non risento tutto il pentimento di quelle parole delle quali gli chiesi perdono a mani giunte, colle espressioni più umili, e che mi parvero aver deciso la mia condanna; se Pietro mi avesse amato ancora, egli non avrebbe dato la significazione letterale a