Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/194

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quelle parole;... se il suo cuore non fosse stato morto per me, egli non avrebbe potuto prendere quella risoluzione.

«Era finita dunque per me!... per sempre!... ed io, folle!... folle!... gli chiedevo ancora quella franca confessione che mi ero fatta promettere in un delirio d’amore, come se le parole avessero potuto illudermi, quando tutto parlava in lui chiaramente.

«Passai una notte d’inferno, lacerando coi denti il merletto dei guanciali inzuppati di lagrime.

«Quando il chiarore incerto che penetrava dalle tende del verone cominciò ad oscurare il globo d’alabastro della lampada da notte, mi alzai, ancora vestita degli abiti che indossavo la sera scorsa... Esitai un istante prima di tirare il cordone del campanello: volevo illudermi ancora su tutta l’estensione della mia sventura.

«— È alzato il signore? — domandai alla cameriera che veniva a prendere i miei ordini.

«— Anzi Giuseppe, il suo cameriere, crede che non sia nemmeno andato a letto; poichè l’ha udito passeggiare tutta la notte.