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tammo sì spesso nelle nostre passeggiate notturne... Siamo ai 28 di Ottobre, il 13 di Novembre partirai.
«Speravo ch’egli, soffocandomi dei suoi baci, avesse annullata la sua risoluzione della sera... Non fu nulla di ciò...
«— Oggi stesso manderò Giuseppe ad affittarvi un casino — mi rispose stringendomi le mani e figgendomi gli occhi in volto, come cercandovi la spiegazione di quel desiderio; — e domani partiremo. Vuoi che usciamo assieme oggi?
«Quella domanda fu il mio colpo di grazia: quando egli mi amava come un pazzo mi avrebbe pregata di non uscire; in appresso non mi avrebbe fatto quella domanda poichè non si sarebbe potuto supporre che l’uno di noi potesse uscir solo... negli ultimi giorni mi amava ancora abbastanza per non propormi una passeggiata come un compenso, come per ringraziarmi del sacrifizio che gli facevo, ciò che equivaleva a dichiararmela una compiacenza, come avea fatto in quel momento.
«Mi voltai a cogliere un fiore da un vaso di porcellana per recare il fazzoletto alla