Pagina:Verga - Una peccatrice.djvu/201

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l’immensa sventura che mi percuoteva.

«Egli non ebbe una parola, non una sola parola che alludesse alla nostra separazione; ma neanche un’altra che la facesse mettere in dubbio.

«Un momento mi parve cattivo e spietato quell’uomo che non mi amava più.

«Poi gli baciai le mani, delirante, piangendo a calde lagrime; gli avvinchiai le braccia al collo e lo soffocai quasi fra le mie lagrime e i miei baci, come se avessi voluto farmi perdonare la triste impressione di quel momento.

«Giammai! giammai io ho amato Pietro di quest’amore immenso, frenetico, divorante di cui l’ho amato in quel punto...

«L’indomani partimmo per Aci-Castello.

«No! se anche scrivessi questi versi col sangue che tale tortura ha stillato dal mio cuore, io non potrei arrivare a descrivere tutto lo strazio ineffabile di quest’agonia immensa che è durata 15 giorni; in cui ho dovuto divorare le mie lagrime; soffocare gli urli disperati del mio cuore, perchè m’impedivano di vedere, di sentire come ogni ora di più il cuore di lui s’allontani dal mio;