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114 | un processo |
collare, come preso dal vino, e cadere balbettando “Mamma mia!” — Quelli che avevano gridato “All’assassino!” — Il coraggioso che aveva afferrato pel petto l’omicida, prima che giungessero le guardie, nella brusca e feroce lotta per lo scampo.
— Giustizia! giustizia! — gridava nella folla la vedova, colla voce del sangue che chiedeva sangue, accompagnata dal piagnisteo degli orfani, inteneriti dalla solennità.
Infine fu introdotto un testimonio sinistro, l’amante di quei due uomini che se l’erano disputata a colpi di coltello: una creatura senza nome, senza età, quasi senza sesso, alta, nera, magra, mangiata dagli stenti e dal vizio, che solo le era rimasto vivo negli occhi arditi. — Destò un senso di ripugnanza al solo vederla. — Il pubblico accusatore l’aveva fatta venire appunto per ciò.
Ella si piantò tranquillamente in faccia al Cristo, alla legge, a tutti quei visi arcigni, colla sicurezza di chi ha visto in maniche di