Pagina:Verga - Vagabondaggio.djvu/125

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un processo. 117


Allora la vedova si celò il viso fra le mani.

— Com’è possibile che Rosario Testa, giovane, marito di una bella donna, gli desse ragione d’essere geloso.... per voi?

— Com’è vero Dio, questa è la verità, — rispose la Malerba.

— Va bene, continuate.

— Avevo conosciuto quel poveretto ch'è morto prima di quest’altro cristiano, molto tempo prima, prima ancora che si maritasse. Allora mi chiamavano la Mora dei Canali, Rosario Testa faceva il fruttaiuolo, lì alla Pescheria. Era un libertino, buon’anima. Le lavandaie dei Canali, le serve che venivano a far la spesa, con quella sua galanteria di far regali, se le pigliava tutte. Ma per me specialmente ci aveva il debole, chè una volta alla festa dell’Ognina gli ruppero la testa per via di un marinaio ubriaco che mi voleva. Poi seppi che si maritava e mutava vita. Andò a stare a San Placido col suo banchetto. Nè visto nè salutato. Io mi misi con Malannata, ch’erano i giorni del colèra. Buon