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154 | artisti da strapazzo. |
Però un buon diavolaccio anche lui! Un po’ timido, un po’ bagnato, come diciam noi, ma il mestiere lo conosce, ve lo dico io! Quando vi siete mangiate quelle note della cabaletta, la sera del vostro debutto, vi rammentate? do, sol, do, nessuno se n’è accorto. Peccato che non riempiano lo stomaco le note che si mangiano, eh! eh! eh! Capisco, capisco, l’emozione, la paura.... Ma bisogna aver la faccia tosta, mia cara; e sputar fuori le vostre note pensando che quanti stanno ad ascoltarvi sono tutti una manica di cretini, se no non si fa nulla! Però vorrei sapere chi è quel boia che vi ha messo in questo mestiere, senza voce come siete!
— La voce ce l’avevo. Fui ammalata tanto tempo e d’allora in poi, in principio dell’inverno ci ho sempre come una spina qui....
— Ah! ah! Peccato! Alle volte, vedete, succedono di queste cose che si farebbe scendere Dio e la Madonna di lassù!... —
In fondo, del cuore ce ne aveva anche lui,