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176 artisti da strapazzo.

nel sangue appena vide entrare il maestro, e avrebbe desiderato che egli non si accorgesse di lei, nel suo cantuccio presso la stufa. Il poveraccio era così disfatto e scombussolato che non sapeva nemmeno come rispondere a tutti coloro che gli facevano ressa intorno. Poi, come la scorse, cogli occhi addosso a lui, andò a salutarla, domandandole come stava, se aveva trovato qualche cosa, nel tempo che non s’erano più visti. Pur troppo, anche lui non aveva trovato nulla!... se no glielo avrebbe fatto subito sapere!... Dopo che il maestro ebbe voltate le spalle, incominciarono le osservazioni sul conto di lui. — Quello lì se ne rideva! — Era ben appoggiato! — Appoggiato a un vero pilastro! — Baracconi disse una parolaccia.


Verso la fine di dicembre gli avventori del Caffè del teatro sembravano ammattiti, formando dei crocchi animati, disputandosi fra di loro, cavando ogni momento dal portafogli lettere