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22 | vagabondaggio. |
le regalò un bel fazzoletto giallo e rosso, che passò di mano in mano! — Sfacciata! — dicevano le comari. — Fa l’occhio a questo e a quello per amor dei regali! — Un giorno Nanni li vide tutti e due dietro il pollaio, che si tenevano abbracciati. Filomena, che stava all’erta per timore del babbo, si accorse subito di quegli occhietti che si ficcavano nella siepe, e gli saltò addosso colla ciabatta in mano. — Cosa vieni a fare qui, spione? se stai a raccontare quel che hai visto, guai a te, veh! — Ma don Tinu la calmava con belle maniere: — Non lo strapazzate quel ragazzo, comare Mena, chè gli fate pensare al male. —
Però Nanni non poteva levarsi dagli occhi il viso rosso di Filomena, e le manacce di don Tinu che brancicavano. Quando lo mandavano a comperare il vino all’osteria, si piantava dinanzi al banco della ragazza, che glielo mesceva colla faccia tosta, e lo sgridava: — Guardate qua, cristiani! Non gli spuntano ancora