Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
vagabondaggio. | 29 |
Gagliana. Però nel forte della febbre tornava a piagnucolare:
— Chiamatemi pure la Gagliana, senza badare a spesa. Non mi lasciate morire senza aiuto, signori miei! —
La Gagliana la battezzò febbre pericolosa, di quelle che è meglio mandare pel prete addirittura. Giusto era sabato, e passava gente che tornava al paese. Tutto ciò gli rimase fitto in mente a Nanni ch’era andato a vedere anche lui: i curiosi che dall’uscio allungavano il collo verso il moribondo; la Gagliana che cercava nelle tasche il rimedio fatto apposta, brontolando; e il malato che guardava tutti ad uno ad uno, cogli occhi spaventati. L’Orbo, a canzonare la Gagliana che non sapeva trovare il rimedio, le domandava:
— Cosa ci vuole per farmi tornare la vista? —
Lo zio Carmine morì la notte istessa. Peccato! perchè la domenica poi si trovò a passare il Zanno, il quale ci aveva il tocca e sana per ogni male nelle sue scarabattole. Lo me-