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28 | vagabondaggio. |
Carmine non brontolava più, non si moveva più dalla sua cuccia, zitto e cheto. Soltanto quando udiva fermarsi alla porta una vettura, rizzava il capo come poteva, per amor del guadagno, e chiamava:
— O Misciu! —
Però non potevano lasciarlo morire a quel modo, come un cane. Ventura, Mangialerba, e spesso anche compare Cosimo, tirandosi dietro la gamba storpia, venivano apposta da Primosole, e stavano a guardare compare Carmine lungo disteso, con la faccia color di terra, come un morto addirittura. Infine risolvettero di chiamargli la Gagliana, quella vecchietta che faceva miracoli, a venti miglia in giro.
— Vedrete che la Gagliana vi guarirà in un batter d’occhio, — andavano dicendo a lui pure. — È meglio di un dottore quel diavolo di donna. Cosa ne dite, compare Carmine? —
Compare Carmine non diceva nè sì nè no, pensando al denaro che si sarebbe mangiato la