Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/169

Da Wikisource.

sè stesso se non fosse tempo di poggiare in porto, e consultò il suo equipaggio.

Consultati i suoi uomini, John Bunsby si avvicinò al signor Fogg e gli disse:

«Credo, Vostro Onore, che faremo bene di ripararci in un porto della costa.

— Lo credo anch’io, rispose Phileas Fogg.

— Ah! fece il pilota, ma quale?

— Non ne conosco che uno, rispose il signor Fogg pacatamente.

— Ed è?...

— Shangai.»

Questa risposta, il piloto stette dapprima alcuni minuti senza comprendere quel che significasse, quel che racchiudesse di ostinazione e di tenacità. Indi, esclamò:

«Ebbene, sì! Vostro Onore ha ragione. A Shangai.»

E la direzione della Tankadera fu imperturbabilmente mantenuta verso il nord.

Notte veramente terribile! Vero miracolo, se la piccola goletta non si capovolse. Due volte essa fa investita, e tutto sarebbe stato strappato da bordo, se le ritenute fossero mancate. Mistress Auda era affranta, ma non mise un lamento. Parecchie volte il signor Fogg dovette precipitarsi verso di lei per proteggerla dalla violenza dei marosi.

Il giorno riapparve. La tempesta si scatenò ancora con sommo furore. Tuttavia il vento ricadde nel sud-est. Era una modificazione favorevole, e la Tankadera fece di bel nuovo via su quel mare irato, le cui onde cozzavano allora con quelle che provocava la nuova direzione del vento. Da qui, un cozzo di contro