Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/173

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CAPITOLO XXII.


NEL QUALE GAMBALESTA IMPARA CHE IL DANARO

È NECESSARIO ANCO AGLI ANTIPODI.


Il Carnatic, avendo lasciato Hong-Kong il 7 novembre, alle sei e mezzo di sera, si dirigeva a tutto vapore verso le terre del Giappone. Esso portava un carico completo di mercanzie e di viaggiatori. Due cabine di poppa rimanevano inoccupate. Erano quelle noleggiate per conto del signor Phileas Fogg.

La mattina seguente, gli uomini di prora potevano vedere, non senza qualche sorpresa, un passaggiero dall’occhio istupidito, l’andatura vacillante, la testa scarmigliata, che usciva dalla boccaporta dei secondi posti ed andava titubando ad assidersi sopra una dara.

Quel passeggiero era Gambalesta in persona. Ecco cos’era accaduto.

Alcuni istanti dopo che Fix ebbe lasciato la tabagìa, due camerieri avevano preso Gambalesta profondamente addormentato e l’avevano coricato sul letto riservato ai fumatori. Ma tre ore dopo, Gambalesta, perseguitato persino nei suoi incubi da un’idea fissa, si risvegliava e lottava contro l’azione stupefacente del narcotico. Il pensiero del dovere non adempiuto scuo-