Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/209

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In passato, nelle circostanze più favorevoli, occorrevano sei mesi per andare da Nuova York a San Francisco. Ora vi si mettono sette giorni.

Fu nel 1862 che, ad onta dell’opposizione dei deputati del Sud, che volevano una via più meridionale, il tracciato del rail road fu stabilito fra il quarantesimo e il quarantaduesimo parallelo. Il presidente Lincoln, di sì compianta memoria, fissò egli medesimo, nello Stato di Nebraska, alla città di Omaha, la testa di linea della nuova rete. I lavori furono subito incominciati e proseguiti con quella attività americana che non ama gli incartamenti nè la burocrazia. La rapidità della mano d’opera non doveva nuocere per nulla affatto alla buona esecuzione della strada. Nella prateria si procedeva in ragione di un miglio e mezzo al giorno. Una locomotiva, correndo sui binarii del dì prima, portava i binari del dì dopo, e correva sulla loro superficie mano mano venivano collocati.

Il Pacific rail-road getta diverse diramazioni sul suo tracciato, negli Stati di Jona, del Kansas, del Colorado e dell’Oregon. Lasciando Omaha, esso fiancheggia la sponda sinistra del fiume Platte sino allo sbocco del tronco del nord, segue il tronco del sud, attraversa i terreni di Laramia e i monti Wahsath, gira intorno al Lago Salato, giunge alla Città del Lago Salato, capitale dei Mormoni, s’interna nella valle della Tuilla, rasenta il deserto americano, i monti Cédar e Humboldt, il fiume Humboldt, la Sierra Nevada, e ridiscende per Sacramento, sino al Pacifico, senza che tale tracciato superi in pendenza centododici piedi per miglio, anco nel valico delle Montagne Rocciose.

Tale era quella lunga arteria che i treni percorrevano in sette giorni, e che stava per perme