Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/248

Da Wikisource.

— Senza dubbio.... ma posso io arrischiare la vita di cinquanta per salvarne tre?

— Io non so se lo potete, signore, ma lo dovete.

— Signore, rispose il capitano, nessuno qui m’insegna qual sia il mio dovere.

— Sia, disse freddamente Phileas Fogg. Andrò solo.

— Voi, signore! esclamò Fix che erasi avvicinato, andar solo ad inseguir gl’Indiani!

— Volete dunque che lasci morire quel disgraziato, a cui quanti vivono qui devono tutti la vita? Io andrò.

— Ebbene no, non andrete solo! esclamò il capitano, commosso suo malgrado. No! Voi siete un intrepido cuore. Trenta uomini di buona volontà! aggiuns’egli, voltandosi verso i suoi soldati.

Tutta la compagnia si avanzò in massa. Il capitano non ebbe che a scegliere fra quella brava gente. Trenta soldati vennero designati, e un vecchio sergente si pose alla loro testa.

— Grazie, capitano! disse il signor Fogg.

— Mi permetterete di accompagnarvi? domandò Fix al gentleman.

— Farete come vi piacerà, signore, gli rispose Phileas Fogg. Ma se volete rendermi un servigio, rimarrete presso mistress Auda. Nel caso m’incogliesse disgrazia....

Un pallore subitaneo coprì il volto dell’agente di polizia. Separarsi dall’uomo che aveva seguito passo a passo e con tanta persistenza! Lasciarlo avventurare in quel deserto! Fix guardò attentamente il gentleman, e quantunque pertinacemente combattuto dalle sue prevenzioni, egli abbassò gli occhi dinanzi a quello sguardo calmo e franco.

— Rimarrò, di