Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/30

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Fu steso il processo verbale della scommessa, e venne sottoscritto immediatamente dai sei cointeressati. Phileas Fogg era rimasto freddo. Egli non aveva certamente scommesso per guadagnare ed aveva impegnato soltanto quelle ventimila sterline, — metà della sua sostanza, — perchè prevedeva che forse gli sarebbe necessario spendere l’altra metà per condurre a buon termine quel difficile, per non dire ineseguibile progetto. Quanto a’ suoi avversari, sembravano commossi, non già a cagione del valore della posta, ma perchè avevano un certo scrupolo a lottare in quelle condizioni.

Nove ore suonavano in quel punto. Si offerse al signor Fogg di sospendere il whist, affinchè potesse far i suoi preparativi di partenza.

«Io sono sempre pronto!» rispose l’impassibile gentleman; e dando le carte:

«Volto quadri, diss’egli; tocca a voi il tratto, signor Stuart.»