Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/51

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«Imbarcato sul Mongolia, sabato, ore 5, sera.

«Giunto a Suez, mercoledì 9 ottobre, ore 11, mattina.

«Totale delle ore spese: 158-1/2, equivalenti a giorni 6 e 1/2.»

Il signor Fogg scrisse queste date sopra un itinerario disposto a colonne che indicava, — dal 2 ottobre fino al 21 dicembre, — il mese, il giorno, gli arrivi regolamentari e gli arrivi effettivi in ciascun punto principale, Parigi, Brindisi, Suez, Bombay, Calcutta, Singapore, Hong-Kong, Yokohama, San Francisco, Nuova York, Liverpool, Londra, e che permetteva di calcolare con un’occhiata il guadagno di tempo ottenuto o la perdita subita in ogni singola località del tratto percorso.

Questo metodico itinerario teneva per tal modo conto di tutto, ed il signor Fogg sapeva sempre se era in anticipazione o in ritardo.

Egli annotò dunque, quel giorno, mercoledì 9 ottobre, il suo arrivo a Suez, che concordando coll’arrivo regolamentare, non lo costituiva nè in guadagno nè in perdita.

Indi si fece servire da colazione nel suo camerino. Quanto al vedere la città, ei non ci pensava neppure, essendo di quella razza d’inglesi che fanno visitare dal loro servo i paesi che attraversano.