Pagina:Verne - Il giro del mondo in ottanta giorni, Milano, Treves, 1873.djvu/70

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erfetta.

Se Gambalesta guardasse quelle curiose cerimonie, se i suoi occhi e le sue orecchie si aprissero smisuratamente per vedere ed udire, se la sua aria, la sua fisonomia fossero proprio quelle del booby1 più ingenuo che si potesse immaginare, è superfluo di insistervi qui.

Sfortunatamente per lui e pel suo padrone, di cui arrischiò compromettere il viaggio, la sua curiosità lo trascinò più lontano che non convenisse.

Dopo aver dato un’occhiata a quel carnevale Parsi, Gambalesta si diresse verso la stazione; senonchè, passando dinanzi all’ammirabile pagoda di Malebar-hill, egli ebbe la malaugurata idea di visitarne l’interno.

Egli ignorava due cose: prima, che l’ingresso di certe pagode indù è formalmente vietato ai cristiani, e poi che gli stessi credenti non possono penetrarvi senz’aver lasciato i calzari fuori dell’uscio. Vuolsi avvertire qui che, per ragioni di sana politica, il governo inglese, rispettando e facendo rispettare persino nelle sue più insignificanti minuzie la religione del paese, punisce severamente chiunque ne violi le pratiche.

Gambalesta, quivi entrato, senza pensare a male da semplice torista, ammirava nell’interno di Malebar-hill, quella smagliante canutiglia dell’ornamentazione braminica, quando all’improvviso venne gettato sul sacro lastrico. Tre preti, dallo sguardo furente gli si precipitarono addosso, gli strapparono le scarpe e le calze, ed incominciarono a caricarlo di busse, proferendo grida selvaggie.

  1. Booby, voce inglese che equivale al nostro bietolone, balordo, minchione.