Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/214

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Gli abitanti della solida, sana e sicura abitazione dovevano dunque essere deliziati dell’opera loro. Le finestre permettevano allo sguardo di stendersi sopra un orizzonte senza confini che i due capi Mandibola chiudevano al nord ed il capo Artiglio al sud. Tutta la baja dell’Unione si svolgeva magnificamente innanzi ad essi. Sì, i bravi coloni dovevano essere soddisfatti, e Pencroff non risparmiava le lodi a quello che egli chiamava umoristicamente il suo quartiere al quinto piano sopra i mezzanini.


CAPITOLO XX.


La stagione delle pioggie – La questione delle vestimenta — Una caccia alle foche — Fabbricazione delle candele — Lavori interni del Palazzo di Granito — I due ponticelli — Ritorno da una visita all’ostricaja — Ciò che Harbert trova nelle sue tasche.

La stagione dell’inverno cominciò veramente con quel mese di giugno che corrisponde al mese di dicembre dell’emisfero boreale. Essa esordì con acquazzoni e con venti che si succedettero senza tregua.

Gli ospiti del Palazzo di Granito poterono apprezzare i vantaggi di un’abitazione assolutamente al riparo dalle intemperie. Davvero i Camini sarebbero stati insufficienti contro i rigori d’uno svernamento, e si avrebbe dovuto temere che le grandi maree, spinte dai venti del largo, vi facessero irruzione. Cyrus Smith prese anzi alcune precauzioni, prevedendo questa eventualità, affine di riparare, quanto era possibile, la fucina ed i fornelli che vi si trovavano.

Tutto quel mese di giugno fu speso in diversi lavori che non escludevano la caccia, nè la pesca, e le provviste della dispensa poterono essere mantenute abbondantemente.