Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo I, Milano, Guigoni, 1890.pdf/331

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alle seminagioni, dovevano essere difesi contro le depredazioni degli animali.

L’altipiano si trovava già difeso da tre parti da corsi d’acqua, artificiali o naturali. Al nord-ovest dalla riva del lago Grant, a partire dall’angolo appoggiato all’orifizio dell’antico sbocco, fino al taglio fatto alla riva est per l’uscita delle acque. Al nord, da quel taglio fino al mare, dal nuovo corso d’acqua che si era scavato un letto sull’altipiano, e sul greto a monte e a valle della cascata; e bastava infatti scavare il letto di quel rivo, per renderne il passaggio impraticabile agli animali.

Su tutto il lembo dell’est dal mare medesimo, dalla foce del detto rivo fino alla foce della Grazia. Al sud, infine, da quella foce fino al gomito della Grazia in cui doveva essere eretto il ponte.

Rimaneva adunque aperta a chicchessia la parte ovest dell’altipiano, compresa fra il gomito del fiume e l’angolo sud del lago, per una distanza inferiore ad un miglio. Ma non v’era nulla di più facile dello scavare un fossato, largo e profondo, che venisse colmato dalle acque del lago ed il cui soverchio andasse a gettarsi, per una seconda cascata, nel letto della Grazia. Certo il livello del lago si abbasserebbe alquanto per tale nuovo straripamento delle acque, ma Cyrus Smith aveva riconosciuto che la portata d’acqua del rivo Rosso era tanta da permettere l’esecuzione del suo disegno.

— Così adunque, aggiunse l’ingegnere, l’altipiano di Lunga Vista diventerà un’isola vera, essendo circondato d’acqua da ogni parte; non comunicherà col resto del nostro dominio se non per mezzo del ponte che getteremo sulla Grazia, di due ponticelli eretti a monte e a valle della cascata, e infine di due altri ponticelli da costrurre l’uno sul fossato che vi propongo di scavare e l’altro sulla riva manca della Grazia. Ora, se codesti ponti e ponticelli possono es-