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bito questa produsse una corrente che andò dalla lastra della boccetta a quella del tubo essendo le due lastre state congiunte da un filo metallico, la lastra del tubo divenne il polo positivo e la lastra della boccetta il polo negativo. Ogni boccetta produsse altrettante correnti che, riunite, dovevano promuovere tutti i fenomeni della telegrafia elettrica.

Tale fu l’ingegnoso e semplicissimo apparecchio costrutto da Cyrus Smith, apparecchio che doveva permettergli di porre in comunicazione il ricinto col Palazzo di Granito.

Fu il 6 febbrajo che venne incominciato il piantamento dei pali, muniti d’isolatori di vetro destinati a sopportare il filo che doveva seguire la strada del ricinto. Alcuni giorni dopo i fili erano tesi e pronti a produrre, con una velocità di centomila chilometri al secondo, la corrente elettrica che la terra doveva ricondurre al suo punto di partenza.

Erano state costrutte due pile, una pel ricinto, una pel Palazzo di Granito, perchè, se era utile che il ricinto comunicasse possibilmente col Palazzo di Granito, poteva essere utile che il Palazzo comunicasse col ricinto. Quanto al ricevitore ed al manipolatore furono semplicissimi. Alle due stazioni il filo s’avvolgeva sopra una calamita elettrica, vale a dire sopra un ferro dolce avvolto da un filo; appena la comunicazione era stabilita fra i due poli, la corrente traversava il filo, passava nella calamita elettrica, che si calamitava temporariamente e tornava, passando per il suolo, al polo negativo. Se si interrompeva la corrente, la calamita elettrica subito si scalamitava; bastava dunque porre una lastra di ferro dolce alla calamita elettrica, che, attratta quando vi era la corrente, ricadeva quando la corrente era interrotta.

Ottenuto questo movimento della lastra, Cyrus Smith potè molto facilmente porvi un ago disposto sopra un quadrante che portava le lettere dell’alfabeto,