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del suo soggiorno nell’isola. Ma il quesito non sta qui; si tratta di sapere se dobbiamo contare fra le nostre speranze di salvezza il ritorno della nave scozzese. Ora lord Glenarvan ha promesso ad Ayrton di venirlo a ripigliare quando credesse il suo delitto abbastanza espiato; credo che ritornerà.
— Sì, disse il reporter, ed aggiungerò che ritornerà presto, perchè sono dodici anni che Ayrton è stato abbandonato.
— Eh! rispose Pencroff, sono d’accordo con voi che il lord ritornerà, e presto anche, ma dove si fermerà? all’isola Tabor, e non all’isola Lincoln.
— Ciò è tanto più certo, rispose Harbert, in quanto l’isola Lincoln non è nemmeno notata sulla carta.
– Dunque, amici miei, soggiunse l’ingegnere, dobbiamo noi prendere le precauzioni necessarie perchè la nostra presenza e quella di Ayrton all’isola Lincoln siano segnalate all’isola Tabor?
— Certo che sì, rispose il reporter, e nulla è più facile che deporre nella capanna, che fu l’abitazione del capitano Grant e di Ayrton, una notizia indicante la posizione della nostra isola, notizia che lord Glenarvan dovrà certamente trovare.
— Peccato, osservò il marinajo, che abbiamo dimenticato di prendere questa precauzione nel nostro primo viaggio.
— E perchè, disse Harbert, dovevamo prenderla? Non conoscevamo la storia d’Ayrton, ignoravamo che lo si dovesse venire a cercare un giorno, e quando abbiamo saputo questa storia, la stagione era tanto avanzata da non permetterci di non tornare all’isola Tabor.
— Sì, era troppo tardi, e bisogna differire la traversata fino alla prossima primavera, osservò Cyrus Smith.
— Ma se lo yact scozzese venisse prima? disse Pencroff.