Pagina:Verne - L'isola misteriosa, Tomo II, Milano, Guigoni, 1890.pdf/19

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come combustibile, che l’idrogeno e l’ossigeno che la compongono, adoperati da soli o simultaneamente, daranno una sorgente di calore e di luce inesauribile e d’una intensità molto maggiore di quella del carbon fossile. Verrà un giorno che le sode dei battelli a vapore ed i tenders delle locomotive, invece di carbone, saranno carichi di questi due gas compressi che arderanno nei focolari con una potenza calorifica enorme. Niente paura. Finchè questa terra sarà abitata, provvederà ai bisogni de’ suoi abitanti, i quali non mancheranno mai di calore e di luce, come non mancheranno delle produzioni del regno minerale, vegetale e animale. Credo adunque che quando il carbon fossile sarà esaurito, vi si sostituirà l’acqua. L’acqua è il carbone dell’avvenire.

— Vorrei veder questo! esclamò Pencroff.

— Ti sei levato troppo presto, disse Nab, il quale prese parte unicamente con tali parole alla conversazione.

Ma non furono queste che la terminarono, bensì i latrati di Top che s’udirono di nuovo con quella intonazione singolare che già aveva messo in pensiero l’ingegnere. Nel medesimo tempo il cane ricominciava a girare intorno all’orifizio del pozzo che si apriva all’estremità del corridojo interno.

— Che cosa ha Top? domandò Pencroff.

— E che cosa ha Jup che brontola in questo modo? aggiunse Harbert.

Infatti lo scimmiotto, unendosi al cane, dava segni non equivoci d’agitazione e, cosa bizzarra, i due animali sembravano meglio inquieti che irritati.

— È certo, disse Gedeone Spilett, che codesto pozzo è in comunicazione diretta col mare e che qualche animale marino viene ogni tanto a respirare al fondo.

— È evidente, rispose il marinajo, non vi è altra spiegazione possibile. Andiamo... silenzio, Top! ag-