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capitolo v. 21



V.


In cui il borgomastro ed il consigliere vanno a fare una visita al dottor Ox, e quello che ne deriva.


Il consigliere Nicklausse ed il borgomastro van Tricasse seppero finalmente che cosa fosse una notte agitata. Il grave avvenimento che si era compiuto nella casa del dottor Ox cagionò loro una vera insonnia. Quali conseguenze avrebbe questa faccenda? Non potevano immaginarlo. Bisognerebbe prendere una determinazione? L’autorità municipale da essi rappresentata sarebbe costretta ad intervenire? E bisognerebbe pubblicare dei decreti perchè siffatto scandalo non si rinnovasse? Tutti codesti dubbi non potevano che turbare quelle fiacche nature, onde alla vigilia, prima di separarsi, i due notabili avevano deliberato di rivedersi al domani.

Il domani dunque, prima di pranzo, il borgomastro van Tricasse si recò in persona in casa del consigliere Niklausse. Trovò l’amico suo più tranquillo ed egli stesso aveva ripigliato la propria pacatezza.

«Nulla di nuovo? domandò van Tricasse.

— Nulla di nuovo da ieri, rispose Niklausse.

— Ed il medico Domenico Custos?

— Non ne ho inteso più parlare, così pure dell’avvocato Andrea Zitto.

Dopo una conversazione che occuperebbe tre linee e che qui è inutile riferire, il consigliere ed il borgomastro avevano risoluto di far visita al dottor Ox per ottenere di lui qualche dilucidazione senza averne l’aria.

Contrariamente alle loro abitudini, presa questa determinazione, i due notabili si accinsero ad eseguirla immediatamente. Lasciarono la casa e si diressero, verso l’officina del dottor


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