Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/101

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antiche, le quali i più provetti cittadini avevano sempre vedute così alte e frondose; ma pure non eccedevano la sommità del maestoso edifizio, che da lungi appariva, superando le verdi cime mosse dal vento. Già era aperto il tempio circondato in ogni parte da uno spazioso atrio sostenuto da marmoree lucide colonne, ove erano appesi i doni e i voti offerti alla Dea. Dentro risonavano i mattutini inni di supplichevoli donne consacrate a quei riti, ed il vapore de’ sacrifizj esalava alle volte affumicate. Entrò pertanto, non senza religioso terrore, nella soglia divina, la fanciulla conscia della sua empietà, e giunta all’idolo della Dea, pose a’ di lui piedi le colombe annodate in modo, che dovessero rimanervi; e quindi, colla fronte china, e le braccia raccolte in grembo, tacitamente pregò. Intanto l’ancella, in disparte non lungi, accompagnava, con animo propenso, i supplichevoli atti di lei. O potente Dea, disse la donzella, ben è di tuo figlio ogni